Incontro con il futuro Console Onorario per la Repubblica Dominicana, Ing.Riccardo Dina

 

Dico “futuro” poichè non è stato ancora riconosciuto ufficialmente dal governo dominicano e quindi non puo’ ancora espletare il suo incarico così come vorremmo. Nonostante la cordialitá nella quale si è svolta la riunione e la disponibilità del console, nel rispondere ai vari quesiti che gli sono stati sottoposti, traspare da parte degli italiani presenti un discreto malcontento per come la situazione si sta evolvendo e tutti i problemi che la chiusura della nostra ambasciata sta dando. Che un paese civile (e con la storia, cultura che ha l’Italia) debba affidarsi a societá straniere per l’inoltro di documenti all’ambasciata di Panamá, corrieri vari, notizie che si rincorrono riguardo a come accedere ai servizi di ambasciata.

 

Tutto ció lascia il palato amaro a tutti. Complicazioni su complicazioni che sicuramente il nostro governo ci poteva evitare, visto anche il gran numero di italiani e loro famiglie presenti in Repubblica Dominicana e dominicani che sono in Italia. Decine di migliaia di persone che in questo momento si sentono perse e abbandonate a se stessePaesi ben più piccoli e politicamente meno importanti hanno le loro sedi qui e garantiscono ai loro compatrioti i servizi essenziali per poter vivere in questa nazione. Vogliamo continuare a fare la figura “dei fanalini di coda dell’Europa…?”.

 

 

Non voglio dire che ci ridono dietro, ma sicuramente ci guardano tutti con perplessitá. Primi, credo, proprio i dominicani con i quali abbiamo stabilito relazioni diplomatiche da piu’ di 100 anni e ora ci vedono abbandonare il loro paese (Con non poco, e giusto, disappunto).

 

Ce la ridate questa benedetta ambasciata per favore?

 

Antonio Millemaci

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