Street Art a Barcellona, segnaletica secondo Clet

 

Barcellona è una città “guapa”, bella da fotografare, disegnare, dipingere … ed è una tra le metropoli europee più ricettive per la street art. Gli artisti di strada più famosi passano, prima o poi, di qui e lasciano il segno.

 

Dal più noto tra tutti, Keith Haring, che nel 1989 creò nel quartiere del Raval un famoso graffito per sostenere la lotta contro l’ADS, a molti altri che, magari, fecero proprio qui i loro primi passi, ispirati, chissà, dai contorti e labirintici vicoli di questa seducente città mediterranea.

 

L’ultimo di turno è Clet che ha lasciato la sua impronta sulla segnaletica stradale in vari quartieri del centro di Barcellona. Avendo notato per la prima volta, per caso, un cartello di divieto d’accesso trasformato in una buffa faccia con bocca tappata e vedendo che questo era il primo di una lunga e divertente serie, è scattata la ricerca su Google e così ho scoperto che …

 

Abraham Clet, l’autore dei “graffiti”, è un rispettabile scultore e pittore bretone che risiede da anni in Italia e che ha avuto l’illuminazione di scendere in strada, decidere che i cartelli stradali erano troppo noiosi e mettersi in testa di “intervenire”. Quando arriva lui in città (in genere si muove in bicicletta) i divieti d’accesso cambiano faccia ma nel vero senso della parola! Con l’uso di sticker, posti in modo tale che il cartello possa continuare a svolgere la sua funzione di “allerta”, l’oggetto cambia vita e diventa un vero e proprio concentrato di grazia e ironia. Lavori in corso, sosta vietata, divieto d’accesso … Clet non ne risparmia uno e oggi questi sticker fanno talmente parte dell’arredo urbano che il nuovo sport è andarsene a zonzo con il naso all’insù per vedere se Clet è passato di qui.

 

I segnali stradali, oltre a rientrare nella categoria classica “incubo da esame”, sono quanto di più monotono e noioso si possa immaginare ma, grazie a Clet, riescono oggi a strappare un sorriso a pedoni e conducenti.  Tra i quartieri più gettonati da Clet figura quello dove vivo io (il più affascinante e bohemien!), Gràcia e quello vicino al mare, il Poblenou. Occhio, dunque, se passate da Barcellona e vedete un ometto che si tuffa a testa in giù “dentro” il cerchio bianco del divieto di transito, significa che Clet è passato da voi: vale la pena scattare una foto.

 

Le foto di Clet a Gràcia e Poblenou (Barcellona):

 

 

 

 

 

 

 

 

A cura di Paola Grieco