Marco: un italiano a Praga

 

  

Il desiderio di conoscere una nuova lingua ha spinto Marco Tranquillini a trasferirsi, a soli 18 anni e con pochi soldi, da un piccolo paesino della provincia di Trento, in Inghilterra, a Cambridge. Da quel momento in poi la sua vita è stato un continuo viaggiare. Malta, Hong Kong, America del Nord, fino a quando, stanco di girare il mondo, si è stabilito a Praga per lavorare nel campo immobiliare. Dopo anni di duro lavoro e di grandi sacrifici, oggi Marco possiede degli appartamenti in ottime posizioni da offrire alla sua clientela, “sparsa in tutto il mondo che viene a Praga per turismo o per lavoro”.

Sono nato a Mori nel 1960, un paesino della provincia di Trento. Ricordo ancora che, quando ero piccolo, tra le vie non asfaltate del luogo, ogni tanto vi passava qualche carro trainato da buoi. La prima volta che ho deciso di andare via dall’Italia è stato perché, ascoltando alcune canzoni di successo in lingua inglese dalle primissime radio private, non sopportavo l’idea di non poter capire assolutamente nulla di quello che ascoltavo. Così a 18 anni, pur non avendo molti soldi, decisi di prendere il treno per Cambridge, in Inghilterra, per andare ad imparare l’inglese. Iniziai subito un corso di lingua e dopo 3 mesi, trovai lavoro in un hotel come cameriere, dalle 6 alle 11 e come barman in un pub, dalle 18 alle 23. Nelle ore libere, mi dedicavo allo studio. Successivamente tornai in Italia e dopo il servizio militare, iniziai a lavorare per una multinazionale a Milano, operante nel settore dell’abbigliamento. Per 10 anni ho girato il mondo per lavoro; sono stato in Europa, a Malta, in tutto il nord America, a Hong Kong e a Macao. Ad un certo punto della mia vita, stanco di viaggiare in continuazione e di vivere sempre tra hotel e aerei, accettai una nuova proposta di lavoro e nel 1990 mi trasferii a Praga per aprire la prima televisione privata dei Paesi dell’Est. Quella bellissima esperienza, durata quattro anni, successivamente avrei dovuto ripeterla in Russia. Così mi trasferii a San Pietroburgo, ma dopo solo 3 mesi, mi resi conto che non mi piaceva vivere in quella città, così tornai a Praga ed iniziai la mia nuova vita da imprenditore nel campo immobiliare. All’epoca, il costo degli immobili era basso e ciò mi permise di acquistarne uno che successivamente ristrutturai per darlo in affitto. Da quel mio primo acquisto sono passati diversi anni, anni di duro lavoro e di grandi sacrifici, ma oggi posso ritenermi soddisfatto e orgoglioso di tutto il lavoro svolto durante questo periodo. Attualmente possiedo degli appartamenti in ottime posizioni, da offrire alla mia clientela sparsa in tutto il mondo, che viene a Praga per turismo o per lavoro. La totalità dei miei ospiti è molto soddisfatta dello standard degli appartamenti e del servizio offerto e questo è dimostrato anche dalle recensioni che rilasciano (www.airbnb.com/users/show/665461) e dal passaparola tra amici e conoscenti, oltre ad alloggiare loro stessi ogni qualvolta fanno ritorno a Praga.

 

Ormai vivi da diversi anni a Praga, puoi dirci qualcosa del posto?

 

Praga è una città tranquilla, molto sicura, al centro dell’Europa, internazionale. E’ una città in cui è possibile trovare tutto quello di cui si ha bisogno. Dista da Trento 700 chilometri, circa 6 ore di macchina. Questo basta per farmi sentire quasi a casa, anche se comunque, mancano il mare e le montagne del paese in cui sono nato. Per me è molto più lontano e più complicato andare al Sud Italia. Praga è una città ricca di parchi, dove c’è la possibilità di correre o fare sport. Purtroppo, io personalmente, ho pochissimo tempo libero, perché seguo il lavoro in prima persona, sia in ufficio che in cantiere e il tempo che rimane per me e per i miei bambini (ne ho due, uno di 5 e l’altro di 8 anni) non è mai abbastanza. Per quanto riguarda i prezzi degli articoli di elettronica e dell’abbigliamento, posso affermare che più o meno si avvicinano a quelli italiani. Mentre per quanto riguarda l’affitto di un appartamento, un bilocale arriva a costare all’ incirca 600 euro al mese. La sanità è a un buon livello ed esistono svariate strutture private in grado di offrire un elevato standard di cure e di assistenza. Dal mio punto di vista, Praga è la città ideale per lavorare, nonostante, come nella maggior parte del mondo, la situazione lavorativa ora sia molto peggiorata. Nonostante tutto di possibilità ce ne sono, l’importante è avere la capacità di scovare il settore in cui non c’è grande concorrenza ed essere innovativi, portando nuove idee. Come lavoratore dipendente, le possibilità sono limitate alle grandi multinazionale in cui si parla solo inglese o alle società italiane con attività in Repubblica Ceca. La difficoltà principale è sicuramente la lingua, come in qualsiasi Stato straniero, se non parli la loro lingua, non riuscirai mai ad integrarti o ad avere successo nel lavoro. Il problema è che il ceco è molto difficile e servono anni per impararlo. Una curiosità: i cechi detengono alcuni primati nel mondo. Hanno il maggior numero di campi da golf, il maggior numero di cani, il maggior numero di litri di birra bevuti, il minor numero di credenti nelle varie religioni.

 

 

 Anche tu hai avuto difficoltà con la lingua?

 

Sinceramente sì. Al principio, non conoscere la lingua del posto, mi ha creato grosse difficoltà, tanto da demoralizzarmi e indurmi alla decisione di tornare in Italia. Ma ho desistito e con grande difficoltà e tanta volontà, ho cominciato piano piano ad imparare le prime parole. A mio parere, il modo migliore per trasferirsi a Praga senza grossi problemi, è quello di trovarsi una compagna o compagno ceco che ti insegni la lingua e che ti introduca nella mentalità di questa gente, poi se sei in gamba, il mondo è paese e puoi dimostrare le tue capacità ovunque.

 

Che differenze hai riscontrato tra il modo di vivere all’italiana e quello che ora ti ritrovi a respirare a Praga?

 

Io sono un cittadino europeo con una visione molto aperta e innovativa della società e del modo di vivere. Non ho mai assimilato l’educazione provinciale ricevuta in Italia e a Praga mi sento veramente libero di vivere in un ambiente simile a me. I cechi sono persone colte, intelligenti, aperte, educate e rispettose verso il prossimo. In questi anni ho avuto la fortuna di conoscerne alcuni, con cui sono diventato grande amico e con cui ho potuto scambiare idee. Il rovescio della medaglia è che questa evoluzione ha coinvolto anche il gentil sesso, portando a delle problematiche nella vita di coppia.

 

 

Puoi ritenerti soddisfatto delle tue scelte di vita?

 

Sono sempre stato soddisfatto della vita che ho vissuto, ovunque fossi stato e qualunque lavoro svolgessi. Non ho mai cambiato il mio standard di vita e vivo sempre alla giornata, senza pensare al passato e al futuro. Non so dire dove passerò la vecchiaia, questo dipenderà molto dalla salute e dai figli, se vorranno starmi accanto e continuare con le mie attività o se decideranno di fare altro. Nel secondo caso, il mio futuro è aperto a tutto, anche a cambiamenti radicali e ora imprevedibili.

 

Per chi avesse intenzione di visitare Praga e volesse informazioni sui nostri appartamenti, può visitare il nostro sito www.faproma.cz ed aprire il link Residence Elema.

 

ma***@fa*****.cz

 

A cura di Nicole Cascione