Elena: docente presso la sede fiorentina della New York Film Academy

L’America mi ha insegnato la giusta attitudine. Mi ha insegnato che le opportunità sono infinite e che per ognuno di noi c’è un progetto che nessun altro potrebbe fare se non noi stessi. New York è la città dalle infinite opportunità. Basta trovarsi al momento giusto nel posto giusto e saltare sopra il treno”. Elena Cappanera, 37 anni, livornese, docente del corso per la Direzione della Fotografia presso la sede fiorentina della New York Film Academy, in quest’intervista racconta l’esperienza che l’ha portata a vivere nella Grande mela, esperienza che le ha offerto la possibilità di comunicarecon chi il cinema nel mondo lo fa sul serio”.

 

Ho studiato al Centro Sperimentale di Cinematografia (CSC) a Roma anno accademico 2004/2007. Dopo il diploma ho lavorato a Roma, poi ho maturato la decisione di trasferirmi a New York. A Roma ho vissuto una bella esperienza, la mia formazione, le prime esperienze lavorative, ricordo tutto con grande gratitudine per l’enorme opportunità e le cose imparate. Sia a scuola, sotto la tutela del nominato premio Oscar alla fotografia Giuseppe Rotunno, che nel lavoro, a fianco di piccoli nomi ma di grande talento, ho costruito le basi per la mia professione, ho conosciuto la tecnica, ho fatto mia la pratica, ho costruito le basi di un mestiere per la vita. Quel che mi ha spinto a trasferirmi a New York, è stata la selezione di uno dei miei lavori, più precisamente il mio corto di diploma al CSC, al più famoso Festival dedicato ai Direttori della Fotografia, che ogni anno si svolge in Polonia. Oltre questa importante opportunità, la mia decisione è maturata anche in seguito alla mancanza di reali opportunità lavorative nella capitale italiana. “Lo stato di Natura” di Marco Mangiarotti, con me alla fotografia, fu proiettato, nella sezione studenti da tutto il mondo, al “Camerimage” Festival nell’Ottobre del 2008. E’ stato lì che decisi che non avrei sopportato di rimanere relegata in Italia, precludendomi la possibilità di comunicare con chi il cinema nel mondo lo faceva sul serio. Dovevo imparare l’inglese! Il 28 Agosto 2008 atterrai a New York City. Sola. Con un inglese scolastico come unico amico di viaggio. Una borsa di studio per studiare un anno alla New York Film Academy ed un  gruzzoletto di soldi che mi avrebbe fatto dignitosamente vivere per quell’anno, il resto: l’ignoto. O meglio il resto è già storia per me … Oggi insegno Fotografia e Final Cut alla New York Film Academy con sede a Firenze, dove volo ormai da due anni per brevi corsi di 4 o 8 settimane. Per il resto del tempo lavoro come freelance nella Grande Mela, vivo a Brooklyn con il mio fidanzato ed insieme sogniamo di costruire nel nostro basement una casa di produzione video ed audio. L’America mi ha insegnato la giusta attitudine. Mi ha insegnato che le opportunità sono infinite e che per ognuno di noi c’è un progetto che nessun altro potrebbe fare se non noi stessi.

 

L’ America mi ha insegnato che la meritocrazia esiste e che non sempre si ha bisogno di essere l’amico di qualcuno per lavorare, ma è necessario solo dimostrare che si è esattamente quello di cui hanno bisogno. L’America mi ha insegnato che il mondo è ancora più grande dell’America stessa e che tante persone laggiù stanno lottando per raccontare le loro storie e costruire un mondo migliore. Grazie a questa esperienza oggi sono una donna, non più la ragazza impaurita che, con un coraggio più grande di quello che aveva nel cuore, un giorno è salita su un aereo direzione USA, lasciando amici e famiglia. E’ stata dura e se dovessi tornare indietro, sicuramente lo rifarei, non prima però di aver frequentato un bel corso d’inglese. Dal punto di vista professionale a New York ho riscontrato che c’è molto rispetto tra i componenti della crew, non esistono nepotismi di alcun genere. Attualmente mi sto dedicando all’insegnamento, che mi offre grandi opportunità per continuare ad imparare e ad approfondire. Di progetti ne ho tanti. New York mi ha offerto la possibilità di mettermi in gioco completamente, adesso sarei pure pronta a dirigere qualche piccolo corto, una pillola oppure uno spettacolo teatrale. Perché no!?! New York è la città dalle infinite opportunità. Basta trovarsi al momento giusto nel posto giusto e saltare sopra il treno. E se quel treno mi portasse, dopo tanti giri, di nuovo in Italia, sarei pronta a farlo. L’Italia rimane il posto al mondo che più amo e sento mio, è casa, è tutto. E’ anche il dolore di non poterci vivere al momento. Cosa cambierei dell’Italia se potessi? Gli ultimi 15 anni di storia ed inaridimento culturale.


www.cappanerafilms.com

A cura di Nicole Cascione