Il Mojito, da Hemingway a Cuba

 

Famoso soprattutto per essere la bevanda preferita da Hemingway nei suoi soggiorni a Cuba, il Mojito deve molta (diciamo pure quai tutta) della sua fama a Atilio de la Fuente, barman de La Bodeguita del medio, che – si dice – per primo lo inventò. Il Mojito nasce all’epoca del proibizionismo americano (tra il 1920 ed il 1933), quando bere alcolici era vietato. I turisti, in vacanza soprattutto nel sud degli Stati Uniti, trovavano quindi divertente recarsi a L’Havana (a sole 90 miglia dalla Florida), dove – oltre agli alcolici – potevano godersi la vitalità e l’ospitalità dei cittadini cubani.

 

Secondo la leggenda i primi a consumare alcool e menta furono i pirati caraibici, inventando "El Drake" (in onore al più famoso corsaro): distillato di canna da zucchero, limone e menta era il rimedio usato sulle navi per la cura di diverse malattie.

 


 

Il Mojito originale:

Rum bianco cubano (5cl)

succo di 1/2 lime

2 cucchiaini di zucchero di canna

8-9 foglioline di menta

ghiaccio a cubetti

soda (o acqua di seltz)

Sul fondo di un bicchiere alto (tipo tumbler) si pongono lo zuccheri ed il succo di lime. Si amalgamano bene gli ingredienti, poi si aggiunge la menta – che non va pestata, ma appena schiacciata – e la si mescola bene con il limone e lo zucchero (in questo modo le foglie rilasciano il tipico retrogusto amaro). A questo punto si termina agiungendo ghiaccio e rum bianco. Si mescola bene, ed un tocco finale di acqua gasata (o seltz / soda). A Cuba è permessa l’aggiunta finale di angostura, ottenendo così la variante "criolla".

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