Come diventare property manager e guadagnare con Airbnb senza casa

Magari conosci qualcuno che ha una seconda casa che affitta regolarmente ai turisti tramite Airbnb e che gli permette di guadagnare abbastanza da viaggiare senza pensieri o da godersi una qualità di vita migliore senza preoccupazioni e l’hai sempre invidiato.

Forse non lo sai ma, anche se non possiedi una casa o un appartamento, è possibile sfruttare Airbnb per iniziare a guadagnare. Diventare property manager, ovvero gestire una casa o un appartamento per conto di terzi, è una delle soluzioni più gettonate per incassare denaro tramite la piattaforma pur non avendo una casa o un appartamento di proprietà.

Nel corso di questo articolo andremo a vedere chi è e cosa fa un property manager, come puoi diventarlo e come funziona usare Airbnb da questo punto di vista.

Chi è il property manager

Il property manager è la figura che si occupa della gestione burocratica, amministrativa e pratica di una casa o di un appartamento per conto di terzi. Supponiamo che Mario abbia una seconda casa sul mare che vuole affittare ai turisti tramite Airbnb ma non abbia il tempo per star dietro a tutto o le competenze per far sì che l’immobile sia sempre affittato.

Ecco che Mario può scegliere di avvalersi dell’aiuto di un property manager. Questa figura deve far sì che la casa o l’appartamento non sia mai vuoto, garantendo, quindi, un flusso costante di affittuari.

Cosa fa il property manager

Il property manager ha una conoscenza quasi maniacale delle leggi italiane in termini di affitti brevi e dev’essere sempre sulla cresta dell’onda. Insomma, se viene fuori una nuova normativa, il property manager deve saperlo subito.

Il property manager, inoltre, si occupa di creare e gestire l’inserzione sulla piattaforma e su altri eventuali siti, incluso quello dedicato alla casa o all’appartamento (se il proprietario ne ha uno). Se non te la senti di essere un property manager che si occupa proprio di ogni aspetto dell’affitto breve dell’immobile, puoi renderti disponibile come figura di supporto per il proprietario aiutandolo, ad esempio, nella promozione online della casa o dell’appartamento.

Questo tipo di lavoro è particolarmente indicato a chi è bravo con i social e a chi ha ottime competenze e conoscenze nel settore del marketing. In tal caso, è possibile creare un vero e proprio piano di marketing per la casa o l’appartamento dell’host, che tenga di conto anche delle sue esigenze. Per far conoscere sempre di più l’immobile, potrai promuoverlo sui social, sulle piattaforme dedicate alle vacanze, sui blog di viaggio e potrai ottimizzare gli articoli affinché questi compaiano fra i primi durante una ricerca su Google.

Se, invece, la tecnologia non è il tuo forte, puoi offrire altri tipi di servizi, come quello di pulizia. In tal caso, com’è facile immaginare, ti occuperai della pulizia della casa sia durante i soggiorni degli ospiti, quando necessario, sia dopo un check-out e prima del prossimo check-in. Naturalmente, c’è una differenza fra pulire un monolocale in una viuzza di una cittadina sconosciuta o una villa di lusso in una località turistica. Ad esempio, più i proprietari sono esigenti e più esigono che i loro ospiti abbiano delle ottime esperienze di soggiorno, più è facile che questi siano puntigliosi, tanto da poterti far avere anche una sorta di guida con gli standard che si aspettano di trovare nella loro casa o nel loro appartamento prima dell’arrivo del prossimo ospite.

Per tutelare sia te sia il proprietario, Airbnb ti richiede di firmare un contratto di pulizia.

Infine, se l’idea di darti daffare con ramazza e stracci non ti entusiasma più di tanto ma non sei un genio del marketing o dei social, non disperare, perché puoi guadagnare con Airbnb senza casa proponendo quelli che vengono chiamati servizi upsell.” Si tratta di una sorta di upgrade che permette all’host di offrire quel qualcosa in più ai suoi ospiti.

Ad esempio, se sei bravissimo in cucina, puoi proporre cene o pranzi a domicilio mentre, se hai le qualifiche di massaggiatore, puoi offrire questo tipo di servizio. Diciamo che in questa sezione rientrano tutti quei servizi che, in un certo senso, possono essere visti come superflui o di lusso ma che spesso contribuiscono a rendere indimenticabile il soggiorno di un ospite.

Quanto guadagna un property manager

Come abbiamo visto, il lavoro di un property manager è ricco d’impegni e responsabilità. Ma qual è la paga media per questa figura professionale? Difficile a dirsi perché le varianti che entrano in gioco sono molte. Ad esempio, il tuo livello di esperienza può incidere sia sulla paga sia sul tipo di host che deciderà di affidarsi a te. 

Generalmente, la paga è a percentuale e questa può variare in base a diversi fattori fra cui il tipo di alloggio di cui ti occuperai e le possibilità di sviluppare progetti futuri con il proprietario (come la gestione di più immobili). La percentuale media è intorno al 30% per case o appartamenti “normali”, ovvero non di lusso, ma puoi accordarti con il proprietario se questo, ad esempio, dovesse darti la possibilità di gestire più appartamenti per un certo periodo di tempo (in questo caso, potresti richiedere una commissione del 20% per ogni casa o appartamento che gestirai, invece che del 30% per ogni immobile).

Infine, ricorda che, per lavorare come property manager in maniera regolare, dovrai aprire una Partita IVA (se sei residente fiscale in Italia, altrimenti, informati da un commercialista nel Paese in cui risiedi).

Dove trovare annunci per lavorare come property manager su Airbnb

Ecco alcuni siti e gruppi in cui puoi iniziare a cercare lavoro come property manager:

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