Elena e Giuseppe di Assaporando in Viaggio

Elena e Giuseppe di Assaporando in Viaggio, “Viaggiare è la nostra passione da sempre. Lavoriamo a tempo pieno ma vogliamo dimostrare che tutti possono viaggiare”

Coppia nella vita e nel viaggio, Elena e Giuseppe sono giovani ma hanno già le idee chiare sul loro futuro. I due, infatti, sono appassionati viaggiatori – e “mangioni”, come si auto-dichiarano – e non c’è da sorprendersi, quindi, se ambiscono a diventare travel creators professionisti, aggiungendo, ai loro canali social già attivi, video più lunghi su YouTube e un vero e proprio blog.

“Vogliamo dimostrare che tutti possono viaggiare e che il viaggio non è solo un lusso per ricchi. Per questo, proponiamo spesso viaggi low cost o trucchi e accorgimenti per risparmiare. Anche noi siamo due normalissimi ragazzi che lavorano a tempo pieno e che fanno sacrifici e rinunce per potersi permettere qualche viaggio in più l’anno. Infine, vorremmo trasmettere il nostro modo di approcciarci al viaggio. Siamo grandi sostenitori del turismo esperienziale: i nostri viaggi aspirano a essere immersione attiva nella cultura di un Paese, attraverso esperienze uniche che comprendono la cucina, la storia, la natura e le persone” raccontano Elena e Giuseppe.

Per il momento, il loro scopo – oltre a vivere e condividere itinerari di viaggio di scoperta culturale e culinaria – è proprio quello di dimostrare, viaggio dopo viaggio, che sì, per viaggiare servono soldi ma, in fondo, con pratica e organizzazione, risparmiare è possibile per tutti!

Ciao ragazzi, raccontateci qualcosa di voi. Chi siete, da dove venite…

Ciao a tutti! Siamo Elena e Giuseppe, una coppia sia nella vita sia in viaggio, e siamo in giro da ormai 8 anni. Siamo due giovani che, insieme, hanno scoperto la passione per i viaggi e per il buon cibo. Abitiamo entrambi in provincia di Bergamo. Elena è bergamasca DOC, mentre in Giuseppe scorre sangue siculo. Lui infatti è originario della Sicilia, dove torniamo almeno una volta l’anno.

Siete, come vi definite, “due mangioni in giro per il mondo.” Vi va di spiegarvi meglio?

Assolutamente sì! Le nostre due più grandi passioni, come già accennato, sono viaggiare e mangiare. Quando possiamo, lavoro permettendo, scappiamo dall’ordinario e organizziamo week-end nelle città europee o gite fuori porta. E poi… siamo mangioni. Chiunque ci conosce sa che siamo entrambi due buone forchette. Per noi il cibo è espressione di felicità e condivisione. Nei nostri viaggi ricerchiamo sempre tappe culinarie uniche: scoviamo sia posticini dove assaporare i prodotti tipici della tradizione sia locali innovativi, che diventano vere chicche dei nostri itinerari.

Prima di passare a parlare di viaggi, raccontateci di cosa vi occupate…

Elena ha 24 anni ed è laureata in Lingue e Letterature straniere. Il suo amore per i viaggi l’ha portata a lavorare in una piccola agenzia nel settore del turismo come social media manager. Giuseppe ha 26 anni, è diplomato come geometra ma nella vita fa tutt’altro. Grandissimo appassionato di pizza e cucina, è diventato pizzaiolo studiando da autodidatta e, attualmente, lavora in un laboratorio di panificazione senza glutine.

Avete anche un profilo Instagram dedicato al mondo dei viaggi. Il vostro scopo è riuscire a diventare travel Influencers professionisti?

Non proprio, non ci piace la definizione di travel Influencers. I nostri profili social sono solo un mezzo per condividere e comunicare ciò che ci piace fare. Cerchiamo sempre di essere utili alla community, portando contenuti autentici, raccontando viaggi ed esperienze che ci sentiamo di consigliare, rispettando però i nostri valori. Più che influenzare, vorremmo ispirare le persone e aiutarle a viaggiare di più e in modo più consapevole. Ovviamente, visto il grande impegno che ci mettiamo nel realizzare i contenuti, speriamo e crediamo di poterne fare un lavoro. Ci piacerebbe non dipendere solo dai social ma creare un qualcosa di nostro che ci permetta di guadagnare tramite la nostra passione e avere più tempo libero per scoprire il mondo. In futuro, sogniamo di vendere itinerari su misura, diventando Travel Designers e, perché no?, organizzare viaggi di gruppo.

Come vi state muovendo per far crescere il vostro canale?

Cerchiamo di essere costanti nella pubblicazione di contenuti su tutti i nostri canali (Instagram, Tik Tok e YouTube) e portare argomenti interessanti e di valore. Per noi non è importante la quantità, ma la qualità.

A volte, per raggiungere un pubblico più ampio, collaboriamo con pagine e realtà del territorio. Ultimamente stiamo anche investendo per sponsorizzare alcuni dei nostri contenuti più interessanti, per dare più visibilità al profilo. Purtroppo, però, non sempre gli sforzi ripagano. A volte, il famoso “algoritmo” di Instagram sembra non premiare la qualità ma ricercare solo la viralità. Non è facile, per piccoli creators come noi, raggiungere nuove persone e trovare la strategia giusta per crescere. Noi, comunque, non molliamo e lavoriamo sodo per raggiungere i nostri obiettivi.

Che tipo di contenuti pubblicate e quale messaggio volete far passare?

Pubblichiamo contenuti dove raccontiamo le nostre esperienze di viaggi e gite fuori porta, sia in Italia sia all’estero. Non mancano mai itinerari dettagliati da cui prendere ispirazione, avventure e consigli su dove mangiare. Tramite i nostri racconti vogliamo trasmettere alla community il nostro grande amore per i viaggi, la nostra genuinità e semplicità. Vogliamo dimostrare che tutti possono viaggiare e che il viaggio non è solo un lusso per ricchi. Per questo, proponiamo spesso viaggi low cost o trucchi e accorgimenti per risparmiare. Anche noi siamo due normalissimi ragazzi che lavorano a tempo pieno e che fanno sacrifici e rinunce per potersi permettere qualche viaggio in più l’anno. Infine, vorremmo trasmettere il nostro modo di approcciarci al viaggio. Siamo grandi sostenitori del turismo esperienziale: i nostri viaggi aspirano a essere immersione attiva nella cultura di un Paese, attraverso esperienze uniche che comprendono la cucina, la storia, la natura e le persone.

E ora, parliamo di viaggi. Ogni quanto spesso riuscite a viaggiare?

Essendo giovani, abbiamo iniziato da poco a viaggiare in modo più frequente. Ad oggi, in un anno, grazie a tanta organizzazione, riusciamo a fare più o meno 3 piccoli viaggetti da 3 giorni l’uno e il viaggio principale di due settimane. In più, ci prendiamo sempre 7 giorni per tornare in Sicilia dai parenti di Giuseppe. Abbiamo due lavori abbastanza flessibili, che ci permettono di viaggiare anche fuori stagione. Quello è il periodo perfetto per goderci le destinazioni senza il turismo di massa e risparmiando molti soldi.

Quali Paesi avete visitato finora e quali vi sono rimasti nel cuore?

Oltre ad aver visitato vari posti d’Italia, siamo stati in Ungheria, Bulgaria, Croazia, Germania, Francia, Spagna, Grecia e Portogallo.

Tutti i viaggi che abbiamo intrapreso, per un motivo o per un altro, sono impressi nel nostro cuore. Il Portogallo, però, vince il primo posto a mani basse. Abbiamo fatto per la prima volta un on the road in van dell’Algarve. La nostra prima esperienza in van ci ha regalato una sensazione di libertà e felicità indescrivibile: svegliarsi in riva al mare, dormire in libertà, affrontare gli imprevisti con il sorriso… Non vediamo l’ora di ripetere un’esperienza del genere.

Nota di merito va anche a Budapest, una delle città più belle e romantiche fra quelle visitate finora… anche più di Parigi.

Come vi organizzate, di solito, prima di una partenza?

Si dice che un viaggio lo vivi 3 volte, quando lo sogni, quando lo vivi e quando lo ricordi. Ecco, per noi è proprio così! Tutti i nostri viaggi sono sempre organizzati interamente da noi. C’è tantissima ricerca pre- partenza, a partire dalla scelta di voli e alloggi (monitoriamo costantemente i prezzi prima di acquistare) fino alla costruzione dell’itinerario e alla prenotazione delle esperienze.

Dopo aver scelto la destinazione, tramite blog, guide e social, c’informiamo su tutti i luoghi da visitare, sui posti dove mangiare, sulle migliori zone dove alloggiare e sulle esperienze imperdibili da vivere. Giorni interi di organizzazione che ci aiutano a conoscere praticamente ogni aspetto del posto in cui andremo, ancor prima di essere lì.

Stiliamo una lista sommaria, con relativi prezzi e orari di apertura e poi, in base ai nostri gusti e, soprattutto, anche al budget prefissato, decidiamo cosa c’interessa vedere e a cosa possiamo rinunciare.

Poi, iniziamo a costruire il vero e proprio itinerario, dettagliato e preciso, con tanto di orari, spostamenti, posti dove mangeremo ecc. Di solito i nostri itinerari sono dei tour de force, perché noi siamo così: non vogliamo fermarci neanche un secondo e vogliamo approfittare di ogni attimo per scoprire nuove cose.

Con il tempo, grazie anche alla nostra esperienza in van, stiamo iniziando a capire che a volte è giusto anche rallentare il ritmo e goderci davvero ogni singolo momento. Abbiamo tutta la vita per tornare a rivedere un posto.

Avete qualche “trucco” per risparmiare in viaggio?

Non esiste un unico trucco per risparmiare. Ci sono tanti aspetti da tenere in considerazione, che dipendono dagli interessi e dai bisogni di ogni viaggiatore e dalla meta scelta. Viaggiare costa, su questo non ci sono dubbi. Il primo passo per riuscire a risparmiare in viaggio è imparare a bilanciare le spese: capire per cosa vale la pena spendere e a che cosa si può rinunciare. Imparare questa cosa è la chiave per riuscire a viaggiare di più, adattandosi a ogni situazione. Ovviamente, queste decisioni variano da persona a persona.

Vi facciamo un esempio: noi abbiamo capito che, nei nostri viaggi on the road, l’aspetto meno importante per noi sono gli alloggi, in quanto li usiamo letteralmente solo per dormire. Non è raro, quindi, che soggiorniamo in un appartamento o affittacamere economico e poi magari ceniamo in un ristorante stellato (grande passione di Giuseppe) o facciamo esperienze uniche più costose (immersione, vedere i delfini o altro). Altri consigli per risparmiare possono essere: viaggiare leggeri, solo con lo zaino, per evitare di pagare i bagagli, quando possibile spostarsi a piedi evitando i mezzi (soprattutto il taxi), preferire almeno una volta al giorno lo street food (che spesso è anche più autentico) o pasti in appartamento.

Poi ci sono piccoli trucchetti che vi faranno risparmiare qualche manciata di Euro: accedere ai siti delle compagnie aeree solo tramite modalità in incognito o con VPN, non comprare mai i voli nel week-end perché generalmente i prezzi si alzano, controllare sempre i prezzi degli alberghi su ogni sito oltre a Booking e anche sul sito diretto della struttura (spesso sono inferiori) e tanti altri.

È fondamentale, quindi, partire consapevoli e organizzati, per evitare le classiche trappole per turisti.

Su Instagram raccontate anche di aver spuntato un elemento della vostra bucket list, vi va di raccontarcelo?

Volentieri! Siamo stati al Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice, in Croazia, sicuramente la meta naturalistica più bella che abbiamo visto finora. Era un posto segnato nella nostra bucket list da molto tempo, insieme a tantissime altre destinazioni. La realizzazione di questo sogno, però, è stata una sorpresa in tutti i sensi. Giuseppe, per il mio ultimo compleanno, mi ha organizzato un week-end a sorpresa: mi ha portata in aeroporto bendata, proprio come nei film, e ha scelto come destinazione Zara e i laghi di Plitvice. Questo ha reso sicuramente la visita ancora più speciale. Il meteo purtroppo non ci ha dato tregua per tutto il percorso: siamo stati 8 ore sotto la pioggia con il k-way. Il luogo però era talmente bello e suggestivo che ce ne siamo innamorati lo stesso. Consigliamo a tutti una visita!

Ci sono state delle città o dei Paesi che si sono rivelati al di sotto delle vostre aspettative?

Finora non particolarmente… anche perché, come già accennato, prima di partire o di scegliere una destinazione, facciamo moltissime ricerche e optiamo, quindi, per posti che già sappiamo che possono rientrare nei nostri interessi. L’unica città che non ha soddisfatto appieno le aspettative di Giuseppe è stata Parigi. Sembra assurdo da dire ma è così. Forse perché si parte sempre con il pensiero che sia la città più romantica e più suggestiva di tutta Europa e si finisce con l’avere grandissime aspettative. In realtà, non abbiamo trovato quell’atmosfera magica o quelle vibes che pensavamo. A parte la Tour Eiffel (che invece ci ha positivamente stupiti) e la zona di Montmartre (di cui ci siamo innamorati), l’abbiamo trovata una città un pochino spenta e piatta.

Che cosa rappresenta, per voi, il viaggio?

Il viaggio per noi rappresenta evasione, libertà, scoperta, una boccata d’aria fresca. Difficile descrivere come ci sentiamo quando siamo in viaggio, perché proviamo un turbinio di emozioni diverse. Prima di tutto è confronto con l’altro, con il diverso, con una cultura differente dalla nostra e con abitudini nuove. Ci siamo resi conto di quanto viaggiare apra la mente e ci faccia vedere la quotidianità con altri occhi. In secondo luogo, per noi viaggiare significa confronto con noi stessi e con i nostri limiti. È curioso come in viaggio siamo totalmente altre persone, ci trasformiamo… o forse riveliamo la nostra vera natura, che spesso è oppressa dall’abitudine e dalla monotonia. Siamo più attivi, più felici, più desiderosi di scoprire cose nuove e di vivere esperienze fuori dalla zona di comfort.

Infine, il viaggio per noi è scoperta e arricchimento. Più vediamo nuove mete, viviamo esperienze, entriamo in contatto con sapori, tradizioni e usanze locali, più ci sentiamo arricchiti e pieni di vita. Amiamo avere ricordi indelebili e tante storie da raccontare.

Come hanno reagito amici, parenti e conoscenti davanti alla vostra decisione di viaggiare il più possibile?

I nostri genitori non sono grandi viaggiatori e, quindi, non capiscono il nostro modo di viaggiare o la scelta d’investire i nostri risparmi nei viaggi. Lo definiscono “buontempo”. Noi cerchiamo di spiegargli la nostra visione: alla fine, si tratta solo di priorità e sacrifici. A 25 anni, fare continuamente viaggi fa più scalpore di andare in discoteca ma, se si fanno due conti, spesso e volentieri i soldi che servono sono gli stessi. Gli amici ci sostengono in questa decisione, sono interessati ai nostri viaggi e alcuni ci chiedono consigli. Questo ci fa tanto piacere, perché il nostro obiettivo è proprio essere utili e trasmettere le nostre esperienze.

Dato che siete anche dei mangioni, quali sono alcune pietanze locali che consigliereste ai nostri lettori?

Bellissima domanda!

Non si può lasciare il Portogallo senza aver provato i famosi Pasteis de nata, una vera prelibatezza! Attenzione perché diventano una “droga”. A Budapest da provare il Langos, una frittella salata da guarnire a proprio piacimento. In Grecia, oltre alla classica pita, ci ha fatto sognare la feta fritta e ricoperta di miele e sesamo. A Parigi consigliamo di affidarsi alle boulangerie e provare tutto, non si può sbagliare!

Nota di merito alla cucina bulgara. Davvero una bella scoperta.

Avete mai vissuto all’estero?

No, mai! In realtà, è un grande sogno di Giuseppe, che vorrebbe fare il giro del sud-est asiatico, magari stando via 1 o 2 anni, per poi ritornare in Italia. Se, invece, dovessimo scegliere un posto dove vivere stabilmente fuori dall’Italia, opteremmo sicuramente per la Spagna. Ci sembra un Paese meraviglioso, caldo e con cibo tradizionale delizioso (elemento fondamentale). La popolazione, poi, sembra molto simile a noi e amichevole.

Vi siete mai sentiti in pericolo durante i vostri viaggi?

In vero pericolo, no. C’è stato solo un episodio a Parigi durante il quale Giuseppe è stato derubato sulle scale di Montmartre. Per fortuna, aveva solo gli ultimi 20€ nel portafoglio e ce la siamo cavata con poco. Abbiamo raccontato la nostra brutta esperienza in un lungo video su Tik Tok. Purtroppo, il nostro non è un caso isolato, ma si tratta di una consuetudine che accade ogni giorno in quel punto preciso: un gruppetto di malintenzionati avvicina i turisti per vendergli un braccialettino ma finisce per derubarli, con atteggiamenti anche molto aggressivi.

Che consigli dareste a chi vorrebbe viaggiare di più ma ha pochi soldi/poco tempo?

Abbiamo risposto in modo esaustivo nella domanda precedente. È importante capire che, a meno di non disporre di tanti soldi, non si può viaggiare senza rinunciare a qualcosa. Evitare di fare qualche acquisto extra durante l’anno, rinunciare a una cena o a qualche serata vi permetterà di risparmiare soldi da investire nei viaggi.

Durante il viaggio vero e proprio le parole chiave sono adattamento e organizzazione. Rinunciare a un po’ di comodità (come un hotel a 5 stelle o un taxi sotto casa) vi permetterà d’impiegare i soldi risparmiati in esperienze di valore. Altro consiglio fondamentale: cercare di viaggiare di più fuori stagione. Lavoro permettendo, vi assicuriamo che cambierà il vostro modo di percepire determinate mete (che fuori stagione assumono un altro fascino) e, soprattutto, il vostro portafoglio vi ringrazierà.

Esempio: siamo stati a Rodi a Pasquetta facendo 3 giorni super low-cost e abbiamo fatto addirittura il bagno, come fosse estate!

A chi ha poco tempo, invece, consigliamo di organizzare viaggi più brevi ma altrettanto validi. Anche noi, lavorando, preferiamo viaggiare più volte, facendo fughe di 2-3 giorni.

E quali a chi vorrebbe aprire un canale Instagram dedicato al mondo dei viaggi?

Il nostro consiglio? Fatelo e basta! A volte farsi troppe paranoie su strategie, algoritmo, followers e via dicendo è deleterio. Iniziate come se fosse un gioco, condividendo ciò che vi piace. Il segreto è sempre quello: fare ciò che vi appassiona e non creare video solo per andare virali. Solo nel momento in cui porterete contenuti di valore e, soprattutto, trasmetterete la vostra personalità, riuscirete a creare una vera community. Portate sempre argomenti interessanti, in primis per voi, e cercate di trovare la vostra nicchia. Ormai di travel creators ne esistono a migliaia. Differenziatevi!

Quando poi deciderete di voler fare sul serio e vorrete entrare, anche dal punto di vista lavorativo, in questo mondo, prima di tutto formatevi e secondariamente abbiate costanza. L’impegno e la costanza nel pubblicare, nel mostrarvi nelle storie, nel non arrendervi, faranno la differenza. Ricordatevi che nessuno è diventato “qualcuno” in 1 mese. Servono anni e anni senza mai mollare. Noi dopo un anno siamo ancora all’inizio del nostro percorso ma siamo felici così.

Quali sono, secondo voi, i pro e i contro del viaggiare in coppia?

Viaggiare in coppia, per noi che siamo una coppia affiatata anche nella vita quotidiana, è meraviglioso! Come pro diremmo il fatto di condividere tutto con il proprio partner: le emozioni che ti regala un viaggio, i ricordi, le esperienze ma anche le difficoltà e i problemi. In più, potersi aiutare a vicenda durante l’organizzazione di un viaggio, dividendosi i compiti, per noi è fondamentale. Fortunatamente abbiamo gli stessi interessi e lo stesso modo di viaggiare: siamo molto affini e non dobbiamo quasi mai scendere a compromessi per fare determinate esperienze o scelte in viaggio. Siamo praticamente sempre d’accordo. Questo è un grande vantaggio!

Un contro potrebbe essere la mancanza di confronto con gli altri. Essendo sempre in due, spesso tendiamo a chiuderci nell’intimità della coppia, piuttosto che aprirci a nuove conoscenze. Un altro contro, che personalmente non ci riguarda ma che potrebbe capitare ad altre persone, è la difficoltà a organizzarsi se si hanno interessi differenti e abitudini completamente diverse. Bisogna scendere a compromessi con l’altro e non è sempre facile.

Che cosa avete imparato, finora, grazie a tutti questi viaggi?

Abbiamo imparato a osservare, a comprendere e apprezzare il diverso. Viaggiare ci ha davvero aperto la mente. Ogni viaggio che facciamo si trasforma in un bagaglio culturale e personale che si aggiunge al nostro vissuto. Da quando abbiamo iniziato a viaggiare di più, siamo diventate persone totalmente diverse, più curiose, aperte, con una grande voglia di scoprire il mondo.

Potete raccontarci degli incontri, sia con i locals sia con altri viaggiatori, che rimarranno per sempre nel vostro cuore?

Non avendo fatto ancora viaggi fuori Europa, d’incontri con popolazioni locals non ce ne sono stati molti. Ricordiamo, però, con estremo piacere e affetto un incontro inaspettato in Sicilia con il signor Carlo. È un anziano che abita nella zona della Riserva Naturale del Plemmirio, in provincia di Siracusa. Nonostante la sua età, lui tutte le mattine si sveglia e si butta in mare, con la sua sedia galleggiante che si è auto-costruito, e dà da mangiare ai pesci che abitano la riserva. Lo abbiamo incontrato nel lontano 2019 e, mentre nuotavamo, tra una chiacchera e l’altra, ci ha mostrato alcune specie di pesce e ci ha spiegato le loro caratteristiche. Due anni dopo, siamo ritornati al Plemmirio e, con grandissima commozione e sorpresa, lo abbiamo ritrovato lì, che ancora indomito dava da mangiare ai pesci nel mare. Quella volta ci ha fatto provare la sua sedia galleggiante e ci ha mostrato come dava da mangiare ai pesciolini. Un incontro che ci rimarrà per sempre nel cuore!

Progetti futuri?

Sicuramente iniziare a pubblicare video delle nostre avventure di viaggio e di cibo sul canale YouTube (è in programma a breve). Poi, ci piacerebbe tantissimo aprire un blog dove raccontare dei nostri itinerari e scrivere articoli sulle esperienze culinarie che proviamo. Infine, abbiamo in programma a breve di aprire un secondo profilo, completamente dedicato al cibo. È ancora in costruzione quindi non vogliamo fare troppi spoiler. Diciamo solo che rispecchierà totalmente la nostra filosofia.

Per seguire e contattare Elena e Giuseppe:

E-mail: as******************@gm***.com

Instagram: https://www.instagram.com/assaporandoinviaggio/

Tik Tok: https://www.tiktok.com/@assaporandoinviaggio

YouTube: https://www.youtube.com/@assaporandoinviaggio

 

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